Non è più magic

L’avvocato d’ufficio di MVB (aka il giornale con la G maiuscola) anticipa da ieri il “vero nuovo logo” che dovrebbe rappresentare il Bel Paese nel mondo.
La magia è già finita, ma la bruttezza rimane tutta intatta.

Il “battaglione di grafici” avrebbe infine partorito questa roba qui.

”Nooo… non c’è bisogno. L’Australia ha dovuto mettere un cangurino come logo, a noi basta il nome ‘Italia’ , è già abbastanza evocativo di tutto il bello che abbiamo. ” [MVB – La Repubblica]

Entro fine mese il restyling del settore turistico, partito sotto l’impulso del neoministro Michela Vittoria Brambilla, cancellerà le ultime vestigia del governo Prodi. E il Giornale è in grado di anticipare a lato il marchio che andrà a rappresentare ufficialmente l’Italia in tutte le campagne di immagine.
La scritta è stata realizzata con un italianissimo carattere «bodoni» ed è attraversata da un nastro tricolore quasi dispiegato al vento.

Il nuovo logo è la risposta immediata del governo sulle polemiche di giornata suscitate dal marchio «Magic Italy», spacciato come il vero stemma ufficiale.

Ma «Magic Italy» non è che un fermo immagine di uno spot di quello che sarà lo slogan di una specifica campagna di promozione del settore.

[Il Giornale – 13/06/2009]

Ora però mi aspetto uno scatto d’orgoglio da parte di AIAP e/o di qualche italiano grafico professionista navigante della rete.
Ma davvero vogliamo farci rappresentare nel mondo da questa ennesima cialtronata?

Dopo aver annunciato ai quattro venti una “vera politica nazionale” del turismo, nel giro di soli due mesi tra ENIT e DSCT son già riusciti a creare tre loghi e claim diversi:
Italia much more, Magic Italy, Italia “bodoni” con svolazzo tricolore da TV della Libertà fallita (con buco milionario, MVB copyright) o dentifricio multicolor.

In un Ministero minimamente serio si sarebbe fatto un concorso di idee aperto a tutti e con un premio ragionevole, magari anche con sondaggio su Web (… se lo ha fatto Brunetta per le sue vignette…).
La Meloni per il logo di Informagiovani ha fatto semplicemente così.

Per questa “indispensabile” campagna estiva si sarebbe utilizzato il logo “storico” di ENIT o il claim “Italia much more”, che poi sarebbe lo slogan per gli spot in Italia  secondo MVB (vedi recente intervista a ‘Chi’); per l’estero invece il berlusconico “Magic Italy” è praticamente quasi certo: Silvio lo ha pure annunciato al recente congresso di Confartigianato.

Invece siamo passati da un penoso cetriolone da 100.000 euro a questo parto casereccio di “un battaglione di grafici” nella confusione generale, sia informativa che promozionale.
E probabilmente, me lo auguro vivamente, questo mezzo sgorbio farà la stessa fine del precedente, bocciato senza appello dal comitato tecnico-consultivo di ENIT.

Quale sia poi il senso di una seconda campagna promozionale a inizio di luglio, quando ENIT ne ha appena terminata una da 10 milioni di euro, lo sa solo MVB, che sul nuovo portale del turismo annaspa invece da oltre un anno in un colpevole silenzio.
Ci si illude forse di convincere gli italiani a non fare vacanze all’estero con interventi dell’ultimo minuto, così da non far crollare eccessivamente il PIL turistico italiano che nel 2009 MVB ha favoleggiato essere in crescita, almeno sino a ieri; e che vorrebbe addirittura raddoppiare nel giro di quattro anni.

Davvero, ma che tristezza…

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P.S. L’alieno direttore che fa il maestrino bacchettando i blogger e definendoli “iene”, si informi meglio la prossima volta. Che l’operazione Italia.it non è by Rutelli, ma made in Lucio Stanca (do you know ANSA?) ed i milioni stanziati per il portale non erano 43: il budget complessivo accertato di “Scegli Italia” era di 58,1 milioni di euro.