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italia.it: il piano di Enit

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In una conferenza stampa romana dominata dalla “spumeggiante” e debordante Evelina Christillin (interrompeva chiunque), in atteggiamenti che di istituzionale – considerato il ruolo – avevano ben poco, è stato presentato il piano di azione triennale 2016-2018 di ENIT.
Il trascurabile dettaglio è che il piano di azione vero e proprio, inteso come documento strutturato con i vari dettagli, non è mai stato reso pubblico, se non dal giornalista Alberto Crepaldi su glistatigenerali.com e ilfattoquotidiano.it.

A pag. 3 di questo documento, che riporta il vecchio logo brambillesco di ENIT – già archiviato nel 2013 dal precedente DG Andrea Babbi – e che è titolato “Piano Triennale 2016-2018 dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo” si legge:

In considerazione del sempre più crescente peso della comunicazione turistica tramite web, avrà un ruolo fondamentale lo sviluppo di una strategia digitale della Destinazione Italia attraverso l’utilizzo del portale www.italia.it e dei social media.

A pag. 28 si entra più nel dettaglio:

2.6 Digitale – Italia.it e social media
La rivisitazione di Italia.it è legato[a] alle previsioni normative della Legge 106/2014, che all’art. 16, comma 2 attribuisce ad ENIT, nel perseguimento della missione di promozione del turismo, i compiti di individuare, organizzare, promuovere e commercializzare servizi e prodotti turistici.
Il piano di intervento su Italia.it prevede due fasi: la riorganizzazione e l’ottimizzazione della versione attuale del sito, nel breve termine, e la progettazione/realizzazione di un nuovo sito che superi le rigidità strutturali e i limiti di quello attuale, nel medio termine.
Lo scopo di una rivisitazione del sito rientra nel più ampio piano di ridisegno della strategia digitale per la promozione di ENIT, in un’ottica di presenza digitale coordinata che comprenda lo stesso portale e le iniziative social e mobile avviate da Enit.
L’attuale struttura del portale risale al 2006 e presenta tutti i limiti che derivano da una struttura desueta e poco funzionale agli attuali trend di mercato.
I risultati di diversi studi dimostrano quanto la promozione via web sia il canale preferenziale per intercettare il mercato internazionale.
Da uno studio condotto da Wearesocial per l’anno 2016 risultano 3,42 miliardi di utenti attivi su internet (46% penetrazione), 3,79 miliardi di utenze mobile attive (51% penetrazione) e 2 miliardi di utenti attivi sui social via mobile devices (27% penetrazione).
Tra tutti gli utenti che dispongono di un accesso a internet:
– il 91% ha prenotato online almeno un prodotto/servizio negli ultimi 12 mesi.
– il 42% utilizza un device mobile per pianificare, prenotare, informarsi.
– il 68% effettua una ricerca on-line prima di decidere il luogo o le modalità del suo viaggio.
– Il 77% dei turisti utilizzano il web per pianificare il viaggio (Fonte: “Google – The 2013 Traveler, Eurobarometer).
Le criticità di Italia.it sono legate alla rigidità del sistema (architettura del sito e CMS) e a una carente attenzione nella gestione dei contenuti (soprattutto in termini di SEO).
Nel breve periodo è possibile mettere in campo una serie di azioni correttive che permettano di migliorare la fruizione e la visibilità dei contenuti senza dover effettuare modifiche strutturali del sito.
Tra le azioni prioritarie possibili si sottolineano: l’importanza dell’organizzazione dei contenuti in cluster omogenei suddivisi per prodotto turistico (es. Musica e Lirica, Mare, Enogastronomia, Città d’arte, etc); il miglioramento del posizionamento sui motori di ricerca (SEO); la pubblicazione della versione in lingua russa; l’ottimizzazione della navigazione cartografica del sito; l’integrazione dei contenuti multimediali (video) e integrazione delle attività social delle Regioni.
Tali interventi possono essere attuati utilizzando una piattaforma di collaudo di ACI Informatica, che attualmente gestisce hosting, gestione tecnica e sicurezza del sito, in modo da mantenere Italia.it on-line per tutta la durata degli interventi ed effettuare uno switch una volta pronta la versione aggiornata del sito.

Nel breve periodo si vorrebbero dunque organizzare i contenuti attuali del sito per “cluster omogenei suddivisi per prodotto turistico” (nota: cluster fa più figo di gruppo).
Attualmente il portale offre due modalità principali di navigazione:
– per destinazione (Scopri l’Italia), con suddivisione principale dei contenuti per regione italiana
– per prodotto (Idee di Viaggio), con suddivisione nelle seguenti categorie

I vari post sono anche geo-localizzati; se si vuole leggere di Ducati, la regina delle moto si può fare click sulla mappa a dx nella pagina web, nella regione collegata (Emilia-Romagna).
Non si capisce, francamente, dove starebbe qui la disomogeneità “per prodotto”.
Chi ha redatto questa sezione del documento strategico, con ogni probabilità, non ha mai navigato sul sito, oppure, dovendo pur scrivere qualcosa, ha buttato giù una cosa così, a caso.

E’ lo stile narrativo generale del portale, piuttosto, che andrebbe completamente ribaltato.

Circa la pubblicazione della versione in lingua russa… l’annuncio ormai risale al marzo del 2015.
Qui sul blog si provò anche a dare un piccolo suggerimento al neo CdA (novembre 2015), praticamente a costo zero e di implementazione immediata: ovviamente è rimasto totalmente inascoltato.

Integrare i video nelle varie pagine, invece di farne una sezione a sè che li raggruppi tutti insieme, è questione di mero buon senso… (merce rarissima nella PA).
Si tratta di verificare se il CMS adottato – parrebbe forse essere Typo3 – presenti dei problemi in questo senso (molto improbabile).

Sull’integrare le attività social delle Regioni… inviterei a vedere questa pagina del portale e a chiedersi quale reale valore aggiunto abbia; forse si potrebbero aggiungere dei “gadget di raggruppamento” nelle pagine dedicate alle Regioni, sempre che qualcuno le navighi davvero…

Circa la realizzazione del “nuovo sito”… al momento buio assoluto.

Ma il consigliere delegato Fabio Maria Lazzerini, durante la presentazione (vedi al min. 42:05), ha ribadito che:

Italia.it è una cosa che se apriamo il pentolone possiamo star qua tutti a parlarne per ore, no?…
E’ stato uno degli scandali più sbandierati d’Italia, con grossissime motivazioni, devo dire…

La sostanza del discorso che ne è seguito è che il concetto del portale è ormai superato e che, come già aveva sostenuto il manager di Emirates Italia, a Cernobbio, il 18 marzo scorso (vedi al min 07:55)…

… ormai si parla di mobile, si parla di social, il portale può essere forse una piattaforma dove appoggiare queste cose, ma non più di quello.

E dunque ecco cosa sarebbe il nuovo “ecosistema digitale”:

Ecosistema
(slide 43/56)

Sarà dunque il caso di avvertire TripAdvisor, AirBnB, Booking, Expedia e vari altri grandi player del settore che ormai sono tutti superati e devono velocemente spostarsi anche loro sui social ?

Ma soprattutto… dell’originaria missione attribuita ad ENIT dal decreto Art Bonus di individuare, organizzare, promuovere e commercializzare servizi e prodotti turistici che si vorrebbe fare, e come esattamente, sui “social” che attualmente vanno per la maggiore (leggi: Facebook, Twitter, Instagram, Google+, Pinterest, YouTube, Foursquare, ecc. ecc.) ?

Il dramma non consiste nel fatto che ci siano persone che affrontano questo genere di cose con la superficialità tipica di chi procede per slogan e/o per trend del momento; la vera tragedia è piuttosto che a questo genere di persone si consegni il compito di promuovere via web, nel mondo, un comparto economico fondamentale per il nostro Paese.

Purtroppo queste sono le medesime idee che la neo direttrice di Innovazione e Strategia Digitale di ENIT, Roberta Milano, è andata per anni seminando a destra e manca per seminari e convegni regionali di mezza Italia e che ha poi fatto confluire nel Piano Strategico del Turismo Digitale del TDLAB, seppur in modalità non così preminente.


“Una delle più grandi esperte…”
  ha tenuto a precisare Evelina Christillin, abbondantemente annunciata… la ringraziamo… a bordo da ieri  (14 luglio).

Nell’immediato futuro questo sarebbe il primo passo da compiere: “a rimorchio” della regione Lombardia ovviamente, perché è chiaro che le idee innovative in ENIT e in quel di Explora, DMO lombarda ex-Expo2015, abbondano come la sabbia nel deserto.

Che dire… si può solo sperare in un tardivo quanto improbabile rinsavimento generale; o rassegnarsi alla triste realtà delle cose, almeno sino al luglio 2018.

Written by frap1964

luglio 17, 2016 a 16:21

Una Risposta

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